Cesare Giraudo sj "CONFESSARE I PECCATI E CONFESSARE IL SIGNORE". Collana “Anno della Fede”, San Paolo, Cinisello Balsamo, marzo 2013, pp. 78
- INDICE
1. La remissione dei peccati: una verità da credere
2. Il sacramento della remissione dei peccati: come chiamarlo?
2.1. Sacramento della Conversione
2.2. Sacramento della Penitenza
2.3. Sacramento della Confessione
2.4. Sacramento del Perdono
2.5. Sacramento della Riconciliazione
3. Riflettere sulla Confessione: ma come?
4. La teologia della Confessione alla scuola della liturgia
4.1. La Confessione: un ministero nativamente ordinato a sciogliere
4.2. La Confessione: un ministero sulla breccia di fronte a Dio
4.3. La Confessione: un ministero per rinnovare l’immagine di Dio
4.4. La Confessione: un ministero a servizio di una misericordia incommensurabile
4.5. La Confessione: un ministero a servizio di chi porta il peso della carne e abita il mondo
4.6. La Confessione: un ministero sublime compiuto con parole umili
4.7. La Confessione: un ministero della Chiesa
5. La teologia della Confessione alla scuola della sistematica occidentale
5.1. La formula dell’assoluzione: tra forma precativa e forma dichiarativa
5.2. La formula dell’assoluzione: tra normativa e curiose riduzioni casistiche
5.3. La formula dell’assoluzione: che si deve intendere per indole giudiziale?
6. Confessione ed Eucaristia: per una pastorale congiunta dei due sacramenti
7. Consigli liturgico-pastorali senza pretese
7.1. Dieci consigli per chi confessa
7.2. ... e dieci consigli per chi si confessa
• Questo studio (dal taglio congiuntamente liturgico, teologico e pastorale) intende rispondere alla domanda: «Che cos’è la confessione?».
• Attraverso il ricorso alle preghiere con le quali nelle Chiese Orientali, nonché nella tradizione antica della stessa Chiesa d’Occidente, si celebra il sacramento, si scopre la ricchezza che vi è in questo sacramento.
• Ma questo è possibile nella misura in cui si rinunci a riferire il termine “confessione” esclusivamente ai peccati; è necessario infatti riferirlo
in primo luogo a Dio, giacché, confessando le nostre infedeltà, noi confessiamo il Signore sempre fedele.