Qui la particella logica igitur non dev’essere evidenziata nella traduzione, per il semplice fatto che non è strutturale.
D’altronde è noto che l’Hanc igitur è l’ultima aggiunta fatta al canone romano (cf JUNGMANN J.A., Missarum sollemnia, II, Torino 19632, 140; CAPELLE B., Innocent Ier et le canon de la messe, in Revue de Théologie Ancienne et Médiévale 19 [1952] 15).
Ben diverso è il caso della medesima particella logica nel Te igitur !